Dopo il successo del divano D70 alla X Triennale del 1954, Borsani lavora sull’idea del giunto meccanico per realizzare una poltrona con diversi movimenti in grado di corrispondere a diverse posizioni, soprattutto a uso relax.
Con il progetto della P40 Borsani provò a sviluppare tecnologicamente le potenzialità della classica chaise longue già proposta dai più celebri architetti del Movimento Moderno, cercando di superare la classica “poltrona da riposo” fissa e ingombrante, per ottenere una poltrona di dimensioni più ridotte, ma che con un agevole sistema d’inclinazione a ventaglio poteva accogliere il corpo dalle posizioni più distese fino a chiudersi anche del tutto, in tutta una serie di gradazioni.
Il risultato è una poltrona relax ad elementi mobili, composta da un piedistallo di metallo che sostiene il sedile e lo schienale imperniati in modo da consentire tutte le inclinazioni, un elemento ribaltabile sotto il sedile che completa il piano di appoggio, un appoggia-piedi sfilabile di metallo e braccioli di acciaio e gomma. L’imbottitura ha un rivestimento in tessuto o pelle.
Tutta la struttura è in metallo verniciato in colore grigio piombo (dettagli in metallo in finitura ottone) o nichel satinato (dettagli in metallo nella medesima finitura).
Fonte: Umbrella comunicare design