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NEMO: Elysée di Pierre Paulin

Quest‟intervento si è rivelato mitico viste le numerose pubblicazioni e riedizioni scaturite.

„Noi desideravamo portare un nuovo arredamento all‟Eliseo. Era un peccato che gli ospiti non potessero essere ricevuti in un‟abitazione il cui arredamento non fosse un prodotto di arte contemporanea”, dichiarò più tardi Claude Pompidou. Il disegno naturale, fluido e rassicurante di Elysée di Pierre Paulin è rimasto, a tal proposito, un indicatore di stile negli anni ‟70 concepito per il suo illustre sostenitore ”Ho a che fare con il potere di questo periodo. In ogni occasione il contesto è di primaria importanza”, riassume il designer.

Un ordine che rischiava di non venire alla luce, come ricorda Maia Paulin, se il Presidente non si fosse divertito per la schiettezza di Pierre Paulin durante il loro primo incontro “Quando Pierre incontrò il Presidente Pompidou per la prima volta gli disse: “ Signor Presidente, mi spiace ma non posso lavorare per Lei dato che non condivido le Sue idee politiche” Georges Pompidou scoppiò a ridere e gli disse “Mio giovane amico, in tal caso io La nomino due volte, dato che Lei mi costa molto meno dei miei amici politici.’

Le lampade da parete Elysée sono disegnate per creare dei punti di luce calda accanto ai lampadari centrali, secondo la tradizione decorativa francese del 18° e del 19° secolo. Nella Sala fumatori, le pareti tappezzate di tessuto dal designer per conservare l‟edificio storico diventano dei riflettori ideali per produrre una serie di aloni sparsi attorno ad ogni lampada da parete. Agli inizi degli anni ‟70, la collezione Elysée viene poi prodotta per un breve periodo da “Verre Lumière” anche nella versione da terra. Oggi è stata riadattata agli standard contemporanei da Nemo, preservandone la purezza del suo disegno originale, semplice e naturale.

Dopo aver studiato all‟École Camondo, Pierre Paulin inizia la sua carriera negli anni ‟50 sotto l‟influenza di grandi maestri modernisti come Charles e Ray Eames. Collabora con l‟azienda di arredamento Thonet nel 1953, poi con Artifort, nel 1958 con le quali sviluppa diverse icone dagli anni ‟60 e „70. La poltrona Mushroom (1960) e la poltrona Ribbon (1966), che entrano a far parte della collezione MoMA, gli hanno conferito un riconoscimento a livello internazionale. Pierre Paulin è morto nel 2009.

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