Arredamento

Agapecasa partecipa a Lake Como Design Festival

Agapecasa sceglie le icone del design progettate dal maestro Angelo Mangiarotti, rinnovando la loro bellezza nel tempo, con stile. Grazie alla sapienza dei migliori artigiani italiani e materiali di assoluta qualità, conservandone intatta l’autenticità.

Prodotti _ TAVOLI

TAVOLI_ Asolo (1981)

Il tavolo Asolo indaga le eccezionali qualità di resistenza della materia lapidea, impiegato qui come unico materiale costruttivo. Un piano è disegnato con due “asole“ nelle quali si innestano due lastre/montanti dello stesso spessore; il bloccaggio verticale del piano è determinato dalla forma trapezoidale dei montanti, l’inclinazione di questi aumenta la stabilità del tavolo. Asolo: quando al “minimal“ non si arriva seguendo la moda ma attraverso la conoscenza della materia, sempre in anticipo rispetto alle questioni di stile.

Realizzato in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquina, verde Alpi, Emperador dark.

TAVOLI_ Compensato (1953-55)

Tavoli realizzati con sottili elementi di compensato che attraverso le curvature a cui sono sottoposti si irrigidiscono conferendo stabilità e resistenza a una struttura molto asciutta, e che nel disegno rastremato della gamba trova slancio e leggerezza. Un sistema costruttivo inizialmente previsto per essere smontabile, un progetto che aveva impressionato e ottenuto il plauso del grande Alvar Aalto a metà anni Cinquanta, una soluzione che ancora oggi appare brillante nella

ricerca di una semplicità non ovvia, per la qualità dei dettagli semplici ed eleganti al contempo, e per il rigore compositivo, la chiarezza costruttiva e la felice armonia delle proporzioni che la definiscono. I tavoli Compensato sono realizzati in multistrato di betulla con finitura rovere naturale, rovere bruno o rovere scuro.

TAVOLI_ Eccentrico (1979)

Tavolo interamente in marmo che continua la ricerca sui giunti a gravità: in questo caso la particolare soluzione del piano ellittico, inserito in modo asimmetrico in una gamba cilindrica inclinata, blocca per attrito ed eccentricità lo scorrimento verticale, schiacciando e rendendo con il proprio peso il giunto altrimenti aperto un incastro chiuso a tutti gli effetti.

Vero e proprio record costruttivo, il tavolo “Eccentrico” porta Angelo Mangiarotti verso i primati di alcuni grandi “costruttori” di mobili del Novecento, come il Franco Albini della libreria “Veliero” e il Carlo Mollino del tavolo “Cremona”: progetti che per i limiti a cui erano spinti hanno mostrato traguardi teorici mai raggiunti prima. I tavoli Eccentrico sono realizzati in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquina, verde Alpi e Emperador dark.

TAVOLI_ EROS (1971)

Un sistema di tavoli di marmo come pietra miliare della ricerca sui mobili a incastro privi di giunzioni o serraggi: per i tavoli “Eros” la soluzione costruttiva prevede un incastro a gravità tra il piano e la gamba, ottenuto grazie alla sezione tronco-conica della gamba che accoglie facilmente il piano bloccandolo nella posizione stabilita, mentre il peso del materiale aumenta la tenuta dell’incastro e la stabilità dell’intera struttura.

Un sistema immaginato con molteplici forme e dimensioni differenti, ognuna con un punto di incastro peculiare, e dove l’elegante disegno delle asole aperte sui perimetri e agli angoli dei piani è determinato dall’eliminazione della parti più fragili che non avrebbero resistito alle sollecitazioni: dettaglio sofisticato e chiave di lettura di una vera invenzione costruttiva.

I tavoli Eros sono realizzati in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquina, verde Alpi, Emperador dark e in Travertino. La gamma si ampia anche con nuove forme e dimensioni.

TAVOLI_ INCAS (1978)

Evoluzione del precedente sistema “Eros”, la serie “Incas” declina la medesima intuizione costruttiva in un altro materiale, la pietra Serena in una finitura sabbiata ideale anche per ambienti esterni. È caratterizzata da piani con forme squadrate e da gambe a forma tronco-piramidale con sezione trapezoidale, cosicché solo i due piani inclinati sopportano le sollecitazioni dovute al peso del piano, mentre quelli verticali non collaborano alla tenuta del sistema costruttivo. Successivamente sviluppata anche in altri materiali lapidei e con adeguate finiture, trova oggi per la prima volta un’inedita e sofisticata soluzione in legno massello, a dimostrazione di come ogni grande idea possa essere sviluppata ulteriormente senza perdere forza e significato.

Incas è prodotto in pietra Serena, marmo bianco di

Carrara, marmo nero Marquina, Travettino e in rovere con finitura naturale, bruna o scura.

TAVOLO_ M (1969)

Un tavolo interamente realizzato in marmo, con un sostegno centrale tornito caratterizzato da una sezione ad iperboloide che più ampia alla base si assottiglia verso l’alto, slanciando l’intero corpo per aprirsi nell’ospitare il piano circolare, semplicemente appoggiato e fermato da un incastro ricavato nello spessore del piano: forma e soluzione elegante che disegna un tavolo quanto mai stabile, primo esempio nell’opera di Mangiarotti di impiego del marmo per la costruzione di oggetti d’arredo destinati all’ambiente domestico, qui proposti con una finitura particolare che meglio valorizza le caratteristiche del materiale lapideo, accarezzando e assecondando i profili arrotondati di questa “scultura” per l’architettura degli interni dalle proporzioni esemplari. E’ realizzato in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquina, verde Alpi, Emperador dark e Travertino.

TAVOLI_ MORE (1989)

Il progetto originale di Angelo Mangiarotti viene aggiornato in alcuni dettagli con il contributo di nuove tecnologie che rendono più precisa l’esecuzione mantenendo comunque il concetto che il piano è elemento strutturale per collegarsi ai supporti.

I tavoli More, disponibili in diverse forme, sono disponibili con piano in marmo bianco di Carrara, nero Marquina, grigio Carnico, verde Alpi e Emperador dark, oppure in rovere naturale, bruno o scuro. I supporti, in acciaio inox, sono possibili con finitura spazzolata o brunito spazzolata.

TAVOLI_ SK207 (1959)

Superare i confini tra discipline, materiali e tecniche di produzione è una caratteristica peculiare dell’opera di Angelo Mangiarotti. Sarebbe difficile trovare un esempio migliore di questo approccio del tavolo SK207 del 1959, la prima incursione del maestro nel campo della lavorazione dei metalli. Mentre al lavoro su elementi prefabbricati in cemento producibili su scala industriale per l’architettura, con intelligenza arguta, Mangiarotti sceglie l’antica tecnica della fusione a “cera persa” per la realizzazione del suo primo tavolo in bronzo. Lunga e articolata, non adatta quindi alla produzione industriale su larga scala e usata principalmente nella realizzazione di sculture, questa tecnica particolare rende ogni esemplare unico poiché lo stampo deve essere distrutto per estrarre il prodotto della fusione. Il processo, la geometria, il peso e la sua resistenza, permettono alla base conica di SK207, nonostante la ridotta superficie di appoggio, il sostegno di piani di grandi dimensioni in marmo per una sofisticata combinazione di materiali e superfici. Il piano è disponibile in bianco Carrara, nero Marquina, grigio Carnico, verde Alpi, Emperador dark.

Prodotti _ SEDIE

SEDIA_ CLIZIA (1990)

Una seduta caratterizzata da un piano a sbalzo sorretto da un sostegnocentrale. Sinuosaefilante, Clizia appare in contrasto con la durezza e la staticità del materiale lapideo da cui è ottenuta. Un segno accuratamente calibrato, che rimanda per complessità ad alcuni studi di Escher, fa coincidere il profilo superiore della seduta con quello inferiore, cosicché i corpi monolitici delle “Clizia” risultino da un medesimo blocco di marmo attraverso un unico taglio, eseguito con macchine a controllo numerico, che contemporaneamente definisce due sedute, ottimizzando il materiale, dopo averne ridotto al minimo gli scarti. Alla versione originale in marmo bianco di Carrara, in

marmo nero Marquina e Travertino, è stata affiancata la versione in cemento fibro-rinforzato con base in ferro ossidato.

SEDIA_ CLUB 44 (1957)

Dal progetto d’arredo dell’omonimo locale nella località svizzera La Chaux-de-Fonds, Club 44 si aggiorna con alcune modifiche rese possibili da macchine a controllo numerico e legate alla necessità di realizzare il prodotto per un uso più vasto.

La sedia, con struttura in multistrati di betulla e finitura in rovere naturale, bruno o scuro, è disponibile con o senza braccioli. La seduta e lo schienale sono rivestiti con cuscini in cotone con possibile personalizzazione del tessuto.

SEDIA_ TRE 3 (1978)

Una comoda seduta realizzata con materiali tradizionali come il legno e il cuoio, definita da dettagli costruttivi asciutti e raffinati. Una seggiola con tre gambe a sezione rettangolare, due anteriori ai lati e una posteriore centrale, unite da una solida struttura trasversale a T, che risulta stabile quanto una sedia tradizionale a quattro gambe. Nella gamba posteriore più alta si inserisce un foglio di cuoio – nero o raw- che scendendo disegna dolcemente, senza soluzione di continuità, lo schienale e il sedile. Rilettura di una tipologia di seggiola già altre volte reinterpretata dai protagonisti del design nordico, la “3T” avvicina Angelo Mangiarotti all’opera di un altro grande maestro del Novecento, Carlo Scarpa, la cui lezione ha condizionato tutti gli autori che vedevano nell’attenzione ai dettagli un universo da esplorare e onorare. Struttura in rovere massello con finitura naturale, bruna o scura.

Prodotti _ SISTEMA COMPONIBILE

SISTEMA COMPONIBILE_CAVALLETTO (1953-55)

Un sistema per l’arredamento interamente realizzato in legno, immaginato e brevettato ormai più di cinquant’anni fa, e che ancora non ha smesso di stupire per la versatilità e la funzionalità che regala. Il modulo caratteristico è un elemento a cavalletto dalla particolare forma a V rovesciata, proprio per questo sovrapponibile mediante un semplice giunto a gravità, e che attraverso una particolare sezione perimetrale può accogliere, bloccandoli e trattenendoli a sé attraverso un vero e proprio incastro a “coda di rondine”, piani per librerie su cui possono poggiare contenitori chiusi. Molto amato ai tempi del suo debutto, pubblicato dalle principali riviste internazionali dell’epoca, presente in molti arredamenti d’autore di quegli anni, il sistema Cavalletto torna oggi a nuova vita, evidentemente evergreen nell’anima. Cavalletto è realizzato in multistrati di betulla con finitura rovere naturale, bruno o scuro.

La panca realizzata in multistrati di betulla con finitura

rovere naturale, bruno o scuro è abbinabile all’omonimo programma di librerie Agapecasa. E’ accessoriabile con cuscino in pelle nera composto da due parti simmetriche.

Prodotti _ LIBRERIA

LIBRERIA_ LOICO (1987)

Mangiarotti progetta incrociando la conoscenza delle qualità dei materiali con le tecnologie per piegarle al suo scopo e, viceversa, far emergere dalla tecnologia la forma più conveniente. I vincoli tra le parti, mutuati dalle esperienze nella prefabbricazione e nell’architettura, completano la definizione del progetto. Nasce così Loico, un programma formato da elementi portanti cilindrici e sovrapponibili e da ripiani che si fissano negli appositi incastri per realizzare librerie con misure modulari sia in altezza che in larghezza. Realizzato in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquina, verde Alpi, Emperador dark.

Prodotti _ OGGETTI

OGGETTI_ CAP53 (1962)

A pochi anni dal progetto del tavolo SK207, convinto dalle caratteristiche meccaniche e dall’elevata resistenza alla corrosione del materiale, Angelo Mangiarotti torna a lavorare con il bronzo. Con la serie di vasi CAP53, l’antica tecnica della fusione a “cera persa” si riavvicina al suo campo di applicazione originale, la realizzazione di sculture.

Fusione e lucidatura esaltano colore, brillantezza e grana del materiale in un articolato vocabolario di forme semplici ma sensuali, dettate da intuizione e sperimentazione. Il disegno dei vasi è costruito sul principio che, in sezione, due cerchi di diverso diametro, avvicinandosi e allontanandosi lungo la verticale, possono dare origine ad un grande numero di oggetti differenti. CAP53 è disponibile in tre versioni, ognuna realizzata in edizione limitata di 100 esemplari numerati.

Fonte: Ufficio Stampa Novità Italia

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