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Invidiato o deriso dal resto del mondo, il bidet è per noi italiani il sanitario irrinunciabile. Eppure non dobbiamo a un italiano l’invenzione del bidet…non siamo stati neppure i primi ad adottarlo nei nostri bagni!
La comparsa del bidet avviene infatti in Francia, a inizio ‘700, grazie alla geniale intuizione di Christophe Des Rosiers, che ne installò uno presso la residenza del Primo Ministro francese e di sua moglie, Madame De Prie.
Definito “sedia di pulizie” negli inventari dell’epoca, è descritto come uno “strano sgabello a forma di violino”. Sembra che il nome bidet derivi dal termine francese cavallino, in riferimento alla posizione a cavalcioni che si assume quando lo si utilizza.
A quanto pare, però, i francesi si sono dimenticati della loro invenzione. Dagli anni ‘70 in poi il bidet è stato gradualmente eliminato, tanto che oggi ne è fornito solo il 40% delle case in Francia.
All’inizio si trattava comunque di un accessorio di appannaggio esclusivo della nobiltà. In molti casi infatti i bidet erano delle vere e proprie opere d’arte! Come quello che nel 1751 il laboratorio Duvaux realizzò per la Marchesa di Pompadour. Con schienale impiallacciato in legno di rosa e modanature floreali. Il tutto sorretto da piedini in bronzo dorato. Oppure il bidet di Madame de Talmont Saint-Germain, in ciliegio selvatico con intarsi in legno di amaranto. Lo sgabello era poi rivestito di pelle rosa con impunture dorate.
Il primo bidet “moderno” risale al 1762, quando Jacques Dulin ne realizzò uno portatile in metallo, provvisto anche di piedini avvitabili.
In Italia, invece, il bidet compare per la prima volta nella Reggia di Caserta, dove è ancora possibile ammirarlo in tutto il suo splendore. La diffusione di questo singolare sanitario nel nostro Paese, infatti, si deve alla regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. I Borbone avevano un concetto molto avanzato di igiene per l’epoca e nella Reggia crearono una vera e propria stanza da bagno. Con una vasca dotata di acqua corrente, una toilette e il nostro amato bidet. Non pensiate che si possa già parlare di bidet come lo conosciamo oggi. Quello installato presso la Reggia di Caserta è composto da un catino in metallo appoggiato su una struttura di legno intarsiato.
Bisogna aspettare fino a inizio ‘900 perché le case comuni inizino a essere fornite di impianti idraulici. Nonostante questo la stanza da bagno resta ancora fuori dalle abitazioni e quindi il bidet non è così diffuso. Fino agli anni ‘30 l’idea di questo accessorio era legata alle necessità igieniche dei bordelli, ma iniziava a essere commercializzato in grandi magazzini come la Rinascente per “sole” 60 lire.
Avete mai pensato a quanto è cambiato il design del bidet da quando ha iniziato a fare coppia fissa con il wc? Dal catino di metallo siamo passati alla ceramica, gli intarsi sontuosi hanno lasciato il passo alle linee pulite e anche la sua forma si è ingentilita, pur rimanendo molto simile al modello originale.
Qualche nonna nostalgica lo avrà sicuramente ancora nel proprio bagno. Il bidet senza bocca di erogazione era dotato di sole manopole, rigorosamente separate, per l’acqua calda e fredda. L’erogatore era costituito da uno o più forellini nella ceramica stessa.
Il modello evoluto prevede un rubinetto, ma ancora due manopole separate per acqua calda e fredda. Questo voleva dire che, purtroppo, la miscelazione non era mai ottimale…rischi del caso annessi! La rubinetteria di oggi dispone di sistemi di risparmio dell’acqua, con limitatore di portata o rompigetto. Dispositivi da fissare all’uscita del rubinetto, che mescolano acqua e aria sotto pressione, riducendo così i consumi.
L’ergonomia e il design dei bidet moderni si sono parecchio evoluti nel corso degli anni. All’inizio questi sanitari erano ancora staccati dal muro e quindi molto ingombranti. I modelli attuali invece hanno nascosto gli allacci all’interno della ceramica, diventando a filo parete. Inoltre oggi i bidet possono essere sia sospesi che da appoggio, con un design più o meno tradizionale, di ceramica colorata, o decorati. Il bidet sospeso si installa su un telaio di supporto, è elegante e conferisce al bagno un tocco di modernità con le sue curve raffinate e contemporanee.
Il primo wc con bidet risale al 1956 e se pensate che sia un’invenzione giapponese vi sbagliate! Fu infatti ideato dallo svizzero Hans Maurer e distribuito dall’azienda statunitense American Bidet Company ben 10 anni dopo. Ma è vero che il washlet (crasi della parole inglesi wash e toilet) ha conosciuto il suo successo grazie all’azienda giapponese Toto.
Secondo una stima, nel 2018 l’80% delle famiglie giapponesi aveva un washlet nella propria abitazione.
Nel 1978 è l’azienda Geberit a portare, timidamente, il wc con bidet in Europa. Solo negli ultimi tempi però, questa invenzione sta riscuotendo successo nel nostro continente. Provare per credere, adesso potete comandare il vostro washlet grazie a un’app!
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