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Stanchi di vivere da soli o di vivere nelle solite due stanze?
Ecco alcune idee per trasformare un bilocale in un trilocale.
Il desiderio di trasformare un bilocale in trilocale nasce quando si ama la propria casa e la propria zona, insomma non si vuole comprare un nuovo appartamento, ma si desidera una stanza in più.
Ma come fare? Quali passi seguire per trasformare un bilocale in un trilocale?
Vediamo come realizzare un progetto di ristrutturazione per trasformare un bilocale in un trilocale.
Come primo passo, si devono studiare attentamente le caratteristiche dell’immobile.
Nella seconda fase, sarà necessario fare un piano preliminare della ristrutturazione con la stima dei costi.
Infine, si dovrà procedere alla ricerca di professionisti qualificati per la posa di pavimenti e l’installazione delle porte, la posa di pareti divisorie e l’eventuale montaggio di finestre.
Oppure (e questo è certamente il nostro consiglio) rivolgersi ad un architetto!
Ci sono diversi modi per ampliare un bilocale e trasformarlo in un trilocale. Il primo che normalmente si prende in considerazione è il metodo “fai da te”.
In questo caso, prima di tutto è necessario prendere in considerazione le dimensioni dell’immobile: se il bilocale è di grandi dimensioni e con con un numero sufficiente di finestre, non si avrà bisogno di ricorrere ad un progetto architettonico complesso… e costoso!
Per capire però se si può procedere con operai professionisti, senza ricorrere all’architetto, nel prendere le misure del bilocale sarà meglio preparare un disegno anche arrozzato dell’appartamento attuale e altri disegni con tutte le idee relative alle modifiche. Già da qui ci si accorge se alcuni cambiamenti sono fattibili o del tutto impossibili per un “profano” dell’architettura.
Se non si è professionisti, comunque, meglio buttare giù più di una idea, in modo da permettere poi agli esperti di interventi di costruzione di valutare quale sia fattibile e quale invece dovrà per forza essere cestinata. Meglio includere anche i dettagli sulle varie scelte.
Ci sono casi in cui trasformare un bilocale in trilocale è semplice, persino consigliato al momento dell’acquisto come soluzione alternativa. Il caso più classico è quello in cui una delle due stanze del bilocale è grande ed ha 2 finestre. È ovvio che tale situazione permette di tirare su un bel divisorio in modo da ottenere due stanze con una finestra ciascuna e la trasformazione è fatta.
Ci si rivolgerà in questo caso ad una squadra di operai, o anche ad un solo operaio nei casi più semplici. Le decisioni da prendere riguarderanno il materiale del muro divisorio: cartongesso o materiali sintetici vari resistenti all’umidità, pareti isolanti oppure eleganti divisori in legno, le soluzioni sono molte e per tutte le tasche. Poi le altre parti necessarie: la porta, o le porte, da aggiungere, i vari arredi con le giuste dimensioni.
Poi, l’intervento degli operai dovrà essere completato con l’impianto elettrico per avere un lampadario in ogni stanza e i punti luce necessari e, infine, l’impianto di riscaldamento. Proprio questo elemento è quello che dà maggiore difficoltà in alcuni appartamenti. Non è comunque un problema insormontabile: un buon team di operai realizzerà tutti questi interventi in un paio di settimane.
Per tutti quei casi, invece, in cui la situazione del bilocale non è così semplice, far seguire agli operai un progetto “fai da te” può risultare molto complicato e, soprattutto, far incorrere in qualche errore di sottovalutazione. Per esempio, se si ha un bilocale con cucina e si decide di trasformare la cucina in una terza stanza, spostando la zona cottura in un angolo del soggiorno, la situazione si complica notevolmente.
Il modo accademico, e quindi quello più sicuro, è ricorrere al progetto architettonico “su misura”. Il punto di partenza è molto simile al precedente e consiste nel prendere, comunque, le misure del bilocale attuale, segnare il numero di vani, finestre, porte, balconi e altre caratteristiche di base e rivolgersi poi ad un professionista della progettazione architettonica.
All’architetto, o anche al geometra in alcuni casi, si porteranno i dati raccolti, si racconteranno i desideri di trasformazione, includendo tutti i dettagli, e si dirà con esattezza il budget a disposizione. A quel punto il professionista, anche dopo aver avuto risposta a tutte le sue domande, dovrà comunque fare un sopralluogo prima di preparare un preventivo. Prenderà alcune misure aggiuntive e valuterà tutte le caratteristiche dell’appartamento, compresi lo spessore delle pareti e la tipologia dei pavimenti. Infine, farà un progetto per l’intera casa su misura composto da:
– Misure del bilocale
– Disegno della casa “vuota” trasformata in trilocale
– Planimetria “vestita” della casa trasformata in trilocale
– Elenco dei materiali necessari per la costruzione/trasformazione
– Costi totali
– Stima dei tempi
Il costo per il progetto su misura varia in base al lavoro richiesto. Solitamente può andare dai 10 mila euro fino agli 80 mila euro nei casi più complessi. Ma naturalmente è un investimento sul valore stesso della casa.
Anche la durata dell’intervento può variare molto, ma non si può pensare di metterci meno di 3 o 4 mesi da quando si contatta l’architetto. Si potrebbe arrivare anche ad un intero anno per completare tutto.
Tenendo presente che si dovranno scegliere anche i nuovi mobili su misura e sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, visto che i singoli ambienti finali saranno più piccoli, il consiglio è sempre quello di chiedere aiuto all’architetto. Si potranno avere buone dritte su scaffali, mensole, nicchie e tanti altre soluzioni d’arredo salvaspazio da un professionista che salvaguarda comunque l’estetica.
Ci sono poi i casi in cui trasformare un bilocale in trilocale richiede interventi ancora più complessi. Basti pensare ai casi in cui il bilocale è abbastanza grande, ma… in altezza. Quegli appartamenti, come spesso succede ai seminterrati dei palazzi antichi, che hanno metrature ridotte in ampiezza, ma soffitti molto alti, si prestano bene alla realizzazione di soppalchi. Quindi il bilocale diventerà un trilocale grazie all’aggiunta di un piano rialzato interno. Qui però, oltre a tutto il resto, andranno progettate anche le scale.
Ci sono poi quei casi in cui la stanza in più che sarebbe possibile ottenere grazie alla metratura, non ha a disposizione una finestra. In questo caso, sarà necessario capire se è possibile ottenere il permesso per l’apertura di una nuova finestra. Se non è possibile, solo un bravo architetto di interni riuscirà a predisporre la stanza in modo che sia luminosa e vivibile anche senza sbocchi esterni.
In conclusione, sviluppare un progetto per estendere un bilocale in un trilocale è un’ottima idea ed è certamente la soluzione ideale per chi vuole trasformare il proprio appartamento senza spendere troppo e in tempi abbastanza brevi.
Non si deve dimenticare che si tratta di un tipo di ristrutturazione che aumenterà il valore dell’immobile o la qualità della vita di chi lo abita. Ma solo se verrà fatto tutto bene, sia sulla base delle proprie esigenze che sui canoni architettonici del benessere abitativo.
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