Complementi d'arredo

Paola Lenti: trame all’infinito, tra circolarità e sostenibilità

Considerare l’intero ciclo di vita di un prodotto, tracciandone materiali e processi, è oggi essenziale per valutarne e trasformarne l’impatto ambientale e sociale. Paola Lenti si muove in ottica circolare: non solo riduce l’utilizzo di risorse non rinnovabili e la presenza di agenti chimici nella produzione dei materiali, ma si impegna nell’allungare il più possibile la vita dei suoi prodotti. Fino al loro riciclo.

Fa parte della filosofia dell’azienda realizzare prodotti durevoli, riusabili, scomponibili e riciclabili a fine vita, spogli di ogni dettaglio o struttura che non ne accresca la funzionalità e il valore estetico. Questo tipo di approccio ha spinto l’azienda a privilegiare l’uso del polipropilene, polimero molto resistente, migliorandone negli ultimi anni le performance ambientali – eliminando cioè sostanze chimiche usate per stabilizzare e funzionalizzare il materiale come gli ftalati e i PFC e optando per coating senza solventi – e certificandone la completa riciclabilità.

Il polipropilene è un polimero termoplastico utilizzato da Paola Lenti soprattutto come fibra tessile per ottenere fili, cordami, tessuti, intrecci di varia natura; materiali complessi che diventano tappeti e rivestimenti, fino a diventare elementi portanti di sedute e arredi. Il polipropilene è l’anima di due dei materiali brevettati di cui oggi l’azienda va più orgogliosa: il filato Twiggy e la struttura innovativa Diade.

Twiggy è un nuovo, esclusivo filato monomaterico concepito per garantire tutte le prestazioni che un materiale tecnico outdoor dovrebbe avere, evoluzione di quel filato poliolefinico che, 20 anni fa, Paola Lenti sceglieva per prima per la produzione di tessuti e, poi, arredi outdoor. Superficie liscia che resiste agli stress ambientali consentendo anche – grazie alla particolare texture – giochi di luce, opacità e suggestive trasparenze.

Diade è una struttura in polipropilene, risultato di tre anni di sperimentazione. Si tratta di un materiale estremamente duttile e modellabile realizzato con filati Twiggy abbinati a una lastra di polipropilene. Unico l’effetto estetico e tattile dato dalla superficie 3D.

Leggero, versatile, resistente e idrofobico, il polipropilene è entrato nella vita dell’uomo a partire dagli anni Cinquanta. Se il suo essere così indistruttibile gli ha garantito da un lato un utilizzo di massa, dall’altro lo ha messo sotto accusa per il difficile smaltimento. Essendo un polimero di origine fossile oggi l’obiettivo è quello di ridurne progressivamente la produzione vergine, per orientarsi a una sua versione riciclata oppure bio, da oli vegetali.

Paola Lenti ha voluto testare con laboratori esterni il grado di riciclabilità del suo polipropilene e, quindi, di Twiggy e Diade. I risultati sono positivi: il polipropilene si conferma riciclabile, con performance migliori là dove non è associato ad altri materiali.

La riciclabilità dei prodotti Twiggy e Diade di Paola Lenti è validata da Centrocot con certificato rilasciato l’11/12/2020 (Asserzione ambientale di tipo II coerente con quanto indicato dalla norma UNI EN ISO 14021:2016 punto 7.8.1.1 C”).

Da oggi ogni prodotto Paola Lenti sarà accompagnato dal caratteristico triangolo di Möbius, simbolo di riciclabilitàinfine l’azienda sta anche raccogliendo dati per mappare in tutto il mondo raccoglitori e riciclatori certificati di polimeri, in modo da offrire agli acquirenti le giuste istruzioni per poter smaltire i prodotti a fine vita. Anche se, come eccellenza del made in Italy, il design di Paola Lenti non ha nessuna obsolescenza programmata: nasce per offrire gioia visiva e funzionale a tempo indeterminato.

Fonte Ufficio Stampa Stilema To it

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