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La nuova collaborazione tra Egidio Panzera e Faram da forma a Nicandro, la parete storyteller. Continua il sodalizio tra l’azienda trevigiana e lo studio di design milanese, con un nuovo prodotto destinato a trasformare gli ambienti e gli spazi. Dopo gli arredi per ufficio Bahlara, ecco un nuovo sistema di partizioni, pensato per il mondo dell’office, del retail e dell’hospitality.
Nicandro innova la parete tradizionale per dare vita a una parete storyteller in grado di evolvere nel tempo e rispondere a nuove esigenze e linguaggi. Il nuovo sistema di partizioni mobili è pensato per andare incontro ai rapidi mutamenti che avvengono oggi nel mondo dell’office, ma anche per creare spazi retail e hospitality.
Continua la collaborazione tra Egidio Panzera e Faram 1957. Dopo Bahlara, insignito del Good Design Award 2019, l’architetto Panzera firma Nicandro. Per disegnare Nicandro Egidio Panzera ha sovvertito il concetto tradizionale di parete statica e ha creato un sistema dove più profili singoli vengono accostati l’uno all’altro.
Se la parete statica era costituita da un profilo singolo che accoglie uno, due o tre vetri a seconda del grado di isolamento acustico richiesto, Nicandro è invece di un sistema flessibile, trasformabile e personalizzabile. I vari profili, che possono essere aggiunti o rimossi facilmente, sono progettati per accogliere oltre al vetro, anche pannelli di legno, tessuti, griglie e reti metalliche, dando vita così a stratificazioni cromatiche e materiche.
Faram è da sempre specializzata nella progettazione e nella produzione di soluzioni di interni per ufficio. La sinergia con Egidio Panzera nasce proprio dalla volontà di innovare l’ambiente lavorativo, non più intendibile in una visione tradizionale. Infatti, Nicandro è in grado di creare spazi ufficio direzionali, semi direzionali e operativi. Allo stesso tempo permette di progettare sale meeting, grazie ai diversi gradi di isolamento acustico con performance elevate. Grazie a un profilo a tre binari, il sistema è customizzabile con librerie scorrevoli, contenitori, lavagne, pannelli fonoassorbenti, tende, monitor, reti dove posizionare piante e fiori.
Si genera così una sovrapposizione di layer materici che può avvenire sull’intera parete o su singole porzioni, con pochi o molti layer in base alle necessità acustiche o estetiche. Una parete è sufficiente per gli spazi comuni, due layer sono l’ideale per gli uffici operativi, tre garantiscono un isolamento totale.
Partendo dal concetto di muro non solo come separatore di spazi, ma come portatore di semantiche e linguaggi che mutano nel tempo, l’architetto messinese ha disegnato un sistema aperto e riconfigurabile. La nuova parete è capace di evolvere nell’estetica e nelle funzioni e di adattarsi continuamente al momento presente.
Come i muri sono narratori di storie i cui racconti mutano e si arricchiscono di generazione in generazione, così la parete Nicandro diventa cantastorie dell’idea del progettista. Grazie alla sua trasformabilità il sistema diventa uno strumento con cui dare vita a spazi modulari e a narrazioni sempre diverse. Così come Bahlara, anche Nicandro consegna ad architetti e progettisti uno strumento con cui concepire spazi che sappiano accompagnare gli infiniti mutamenti della contemporaneità.
La modularità intrinseca di Nicandro e le sue infinite possibilità di personalizzazione permettono di realizzare anche spazi diversi dall’ufficio. Da musei e sale congresso fino a showroom, centri commerciali e hotel. Attrezzate con boiserie, mensole e appendiabiti, le pareti diventano dei raffinati espositori. Dotata di un vetro stratificato con film a cristalli liquidi LCD per controllare l’opacità della superficie può dare vita a innovative stanze d’hotel.
Illuminazione intelligente e tecnologia smart consentono di adeguare le condizioni ambientali alla persona. È possibile regolare la temperatura e l’intensità della luce, a seconda delle ore del giorno e delle attività svolte, adattandola al ritmo circadiano. Inoltre, è possibile far diventare le stesse fonti luminose blue light nelle ore notturne per ridurre batteri e cattivi odori. Avvalendosi dell’approccio human centric lighting, Panzera ha concepito la luce come promotore di benessere. I punti luce sono pensati come strumento di sicurezza per segnalare eventuali vie di fuga, oltre che come elemento architettonico o decorativo.
Fonte: Press office Valentina Cavicchiolo
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