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Mosaico+ presenta cut-up, una collezione di moduli in grès porcellanato ispirata all’omonima tecnica letteraria nata durante il Dadaismo.
cut-up. Prende il nome da una celebre tecnica di scrittura la nuova collezione di Mosaico+ che verrà presentata a Bologna durante il Cersaie 2021. Una serie di moduli in grès porcellanato, progettata per pavimenti e pareti indoor e outdoor, che segna la prima collaborazione tra Massimo Nadalini, art director del brand, e Carlo Losi, aka CARDO.
La collezione cut-up di Mosaico+ non riprende, però, soltanto il nome della tecnica letteraria. Il progetto di Massimo Nadalini e CARDO si ispira al processo creativo alla base del cut-up.
Nato negli anni ’20 con il poeta dadaista Tristan Tzara, il cut-up è ampiamente usato a partire dagli anni ‘60 da William Burroughs e Brion Gysin e poi da grandi cantautori contemporanei come David Bowie, Bob Dylan e Thom Yorke. La tecnica consiste nel tagliare fisicamente un testo, lasciando intatte parole o frasi. Come avviene nel montaggio di un film, i vari frammenti vengono in seguito giustapposti in modo diverso dando vita a un nuovo testo. Un processo di frammentazione e ricomposizione simile a quello seguito da Massimo Nadalini e CARDO.
“Come nel cut-up letterario, siamo partiti dal lavoro compiuto – ovvero le piastre originali realizzate da CARDO con Marianna Costi, in cui coesistono diverse porzioni di materia e texture giustapposte”, spiega Massimo Nadalini. “Abbiamo sezionato le piastre in porzioni che
incorporassero solo piccoli dettagli dell’opera finita, e poi generato dei moduli con una selezione di questi frammenti. Chi realizza la posa scrive inconsapevolmente un nuovo racconto, creato dalla composizione casuale dei moduli”.
Il punto di partenza di cut-up è “425 Concrete”, l’installazione curata da CARDO e Marianna Costi nel 2019 focalizzata sul rapporto fra cemento e natura. È per la potenza di quell’installazione che Massimo Nadalini propone a Carlo Losi di creare insieme una superficie.
“425 Concrete è composto da parallelepipedi verticali di getti di cemento, con inserti di elementi naturali e minerali. Si tratta di un incontro-scontro fra natura e cemento, una sfida per capire quanto questi elementi così distanti fra loro potessero coesistere. Ugualmente, in cut-up la sfida è stata di far coesistere la bellezza di un prodotto manuale e artigianale con il rigore del processo industriale”, racconta Carlo Losi.
La collezione cut-up di Mosaico+ prosegue il percorso di rilettura delle superfici con una nuova interpretazione di ‘cos’è piccolo’, grazie alle pre-incisioni delle tessere che sembrano sezionare il modulo in tanti frammenti.
cut-up è composto da moduli 14×42 di spessore 8,5 mm preincisi e stuccabili, con una superficie che mescola frammenti di texture diverse. Una volta posati e stuccati, i moduli non sono più leggibili e la superficie si trasforma in una combinazione complessa di elementi, forme e dimensioni diverse.
Per la resa del progetto è obbligatoria la posa a correre sfalsata. Per garantire il rispetto delle dimensioni della fuga, bisogna utilizzare distanziali da 3 mm.
cut-up è la quarta collezione di Mosaico+ in grès porcellanato, un materiale resistente che permette un utilizzo sia a pavimento che a parete, per spazi interni ed esterni. Per superfici all’insegna della continuità tra dentro e fuori.
La collezione cut-up di Mosaico+ è proposta in quattro colori diversi: Ivory, Cold Ice, Mud, Slate.
Co-fondatore di Brix, azienda pioniera nell’ambito delle superfici per l’architettura, dove riveste il ruolo di product & communication manager, inizia la propria attività di direttore creativo e R&D consultant nel 2015.
Responsabile del re-branding di Decoratori Bassanesi, collabora dal 2018 con Mosaico+ in qualità di direttore creativo.
Nel corso degli anni si è occupato del designer recruitment e della R&D per le aziende con cui collabora, selezionando diversi progettisti tra cui Jean Marie Massaud, Vincent Van Duysen, Nendo, Claudio Silvestrin, Paola Navone, Sebastian Herkner, Guglielmo Poletti, Andrée Putman, L+R Palomba, Naoto Fukasawa, Michael Anastassiades, Lex Pott, Piet Hein Eek, Keiji Takeuchi. Si è occupato di design di prodotto progettando per Brix, Decoratori Bassanesi e Mosaico+.
Ha lavorato per Quinta Colonna e ATER Emilia-Romagna, per Studio Blanco, Fendi e Roberto Cavalli, per marchi del gruppo Maramotti (Max Mara, Max&Co, Marina Rinaldi e Sportmax).
I suoi progetti sono stati pubblicati su D Donna, Marie Claire, Elle Decor, Living Inside e Season Living.
Nel 2010 ha aperto CARDO, un laboratorio dedicato all’indagine sulla materia vegetale in rapporto a differenti materiali, alla produzione personalizzata di oggetti, composizioni, allestimenti e installazioni per eventi o per privati.
Collabora con Lo Studio Design e con Marianna Costi, architetta e artista poliedrica che lavora come scultrice, fotografa e pittrice.
Fonte: Ufficio Stampa La Kini
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