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È davvero possibile posare il parquet in bagno? O ci sono delle controindicazioni?
Sono molte le persone che amano camminare a piedi nudi nella propria abitazione. La tipologia di pavimentazione che più di tutti permette questo “vezzo” è proprio il parquet, che rende la casa calda, accogliente e sempre di stile. Il bello sarebbe poter avere una casa pavimentata completamente in legno. Ecco perché il sogno di molti è di poter avere bagni con parquet, trasformando questa stanza in una zona wellness.
I pavimenti in legno, se opportunamente scelti, sono perfetti anche per la zona bagno e per altri ambienti della casa. Il parquet in cucina, ad esempio offre diversi vantaggi. Questo grazie a quelle aziende specializzate che producono parquet in grado di resistere a varie forme di “stress”. Cerchiamo allora di rispondere ad alcune domande ricorrenti.
Se per le altre stanze della casa il parquet è una scelta che si basa quasi unicamente sul gusto personale ed estetico, il parquet in bagno deve tener presente della destinazione d’uso. È necessario quindi andare alla ricerca di un parquet resistente, che risulti bello e invariato nel tempo, senza danneggiarsi a causa di umidità e acqua.
Niente paura, un bagno finestrato e ben areato non è molto più umido rispetto agli altri ambienti della casa. L’umidità sale di percentuale solo quando si fa la doccia o il bagno. Essendo una situazione climatica transitoria, questa non danneggia i moderni parquet in bagno. L’unica accortezza è quella di aprire le finestre e far prendere aria alla stanza subito dopo.
Insomma, bisogna stare attenti a far sì che il pavimento in legno non rimanga bagnato troppo a lungo. Questo però ovviamente vale anche per un pavimento piastrellato!
Il nostro consiglio è quello di affidarsi ad aziende produttrici che sappiano consigliare e guidare nella scelta, con un personale esperto in grado di seguirvi passo passo. Il parquet deve gran parte del suo fascino al suo essere un rivestimento “vivo” e non immutabile, come ad esempio il gres. Il legno risente infatti delle condizioni esterne, come la luce e l’umidità.
Per il bagno con parquet, meglio optare quindi per legni resistenti. Le tipologie di legno più adatte sono teak, iroko e doussie.
Un’alternativa italiana alle essenze tropicali è ad esempio il parquet in rovere, che ha un’ottima tenuta anche in ambiente umido.
Tra i tipi di parquet preferibili per l’utilizzo in bagno c’è il legno stratificato o multistrato, che è più stabile e resistente alle variazioni di temperatura e umidità. Mentre il finish più indicato per il parquet in bagno è quello verniciato rispetto all’oleato. Un’alternativa low-cost può essere il parquet prefinito, specialmente in caso si volesse rinnovare l’intera pavimentazione del bagno oppure in caso di ristrutturazione. Per rinnovare le piastrelle del bagno oppure durante i lavori per ristrutturare casa, puntare sul parquet prefinito può essere un’idea intelligente dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Ancora più economico è il pavimento in laminato, una vera e propria alternativa low-cost al parquet. In questo caso i listoni di legno e plastica si posano ad incastro sopra un rivestimento precedente. Il laminato presenta importanti caratteristiche di robustezza e resistenza, nonché una versatilità estetica che permette di trovare l’essenza più adatta ai diversi gusti.
Una volta scelto il parquet più adatto al vostro bagno, la differenza la farà anche la posa. La posa maggiormente consigliata dagli esperti del settore per il parquet in bagno è la posa incollata, più resistente e duratura di quella flottante.
Bisogna sempre fare attenzione che non si presentino infiltrazioni d’acqua tra i vari listoni di legno, con il rischio di farli sollevare o creare macchie scure da ristagno d’acqua. Se la posa incollata è stata realizzata a regola d’arte, il parquet per bagno può essere considerato al sicuro da accidentali allagamenti dovuti alla perdita di un sanitario.
Per questo tipo di rivestimento diventano fondamentali le operazioni di manutenzione. La manutenzione del parquet in bagno richiede attenzione e costanza. Innanzitutto, per la manutenzione ordinaria è bene utilizzare panni in microfibra e antistatici, molto delicati per non rovinare la superficie. Attenzione anche ai detergenti: esistono prodotti specifici che non corrodono e non attaccano il legno. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, invece, tutto dipende dal parquet scelto. Come detto, infatti, questo rivestimento è vivo e organico, e non tutte le tipologie sono uguali. A seconda che ci sia scelto un parquet oleato piuttosto che prefinito o cerato, ci saranno da compiere operazioni specifiche e diverse.
Un ultimo consiglio? Far posare il prezioso parquet in bagno da una manodopera esperta, che saprà anche dare preziosi consigli per il suo mantenimento in perfettte condizioni!
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