Questi sono gli elementi cardine apprezzati dalla clientela, che ha portato la Scavolini ad essere, come dice un vecchio e ben noto slogan, “la cucina più amata dagli italiani”.
Scavolini è stata una vera protagonista di Eurocucina 2016, dove ha esposto oltre ai suoi cavalli di battaglia anche tante novità.
Noi di ArreCasa abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima i modelli che non sono ancora in commercio, e che sicuramente diventeranno delle punte di diamante di questo grande marchio.
Abbiamo ammirato modelli post industriali perfetti per un loft di Manhattan nati dalla collaborazione tra Scavolini e Diesel. Dalle menti creative di questi due grandi marchi, sono nate la Diesel Social Kitchen in commercio da un paio d’anni, e la nuovissima Diesel Open Workshop, non ancora sul mercato. Con questa collaborazione si capisce la volontà di Scavolini di aprire la sua attività verso il mercato estero, fatto testimoniato anche dalle altre recenti proposte del marchio firmate da prestigiosi designer come: Ora-ïto, Michael Young, Karim Rashid, King&Miranda Design e Giugiaro Design.
Altra grande novità che verrà messa in commercio tra poco è la linea Ki Design By Nendo, ideata sia per la linea bagno che per l’ambiente cucina.
“L’idea alla base di questa cucina è di farla scomparire in due oggetti … Sono quindi partito da una cucina costruita con mensole di legno e un contenitore bianco. Una vera e propria sfida perché le funzioni di questo ambiente sono molteplici. Volevo creare maggiore spazio, un senso di libertà e qualcosa che, in un certo senso, ti rilassa: qualcosa di totalmente diverso. E’ così che è nata Ki che in giapponese significa proprio vasca o contenitore, ma anche legno. Una singola parola quindi che ne racchiude i due concept”. Nendo
Abbiamo avuto il piacere di parlare direttamente con il referente dell’ufficio stampa che ci ha fatto fare un vero e proprio tour attraverso le principali novità.
Quali sono le novità che propone Scavolini qui ad Eurocucina 2016?
Anche quest’anno Scavolini ha collaborato con il marchio Diesel. Qui ad Eurocucina sono stati presentati due modelli: la Diesel Social Kitchen, già in produzione e in commercio da un paio di anni e la grande novità di quest’anno, la Diesel Open Workshop che ha una declinazione anche nel bagno, non ancora in commercio. Diesel Social Kitchen è un modello destinato a un mercato più alto, in funzione del marchio che ha collaborato a questo progetto. E’ una cucina a tutti gli effetti Diesel, il design del prodotto è stato affidato al team creativo di questo grande marchio della moda. Scavolini ha dato il know how per quanto riguarda la tecnologia e l’ ingegnerizzazione del prodotto. L’innovazione non è tanto nel disegno, ma nei particolari e nei materiali che la compongono. Come il Lapitec® la pietra sinterizzata che ha una superficie antibatterica, facile da pulire e resistente al calore, ai graffi e ai raggi UV. Questo materiale dalle alte perfomance, in questo modello è abbinato ad un acciaio che chiamiamo Drip Metal. La parte in legno, invece, è un rovere nodato, un’essenza che in questo modello va per la maggiore. E’ una cucina che si può adattare a tutti i tipi di ambienti, da quelli piccoli a quelli grandi, in quanto ha un sistema modulare. Per quanto riguarda la progettazione, la cucina è composta da moduli separati e liberamente assemblabili tra loro. A rappresentare questo aspetto del progetto è la collezione MISFITS, una linea di oggetti free-standing non modulari che si innestano nella cucina, come carrelli, tavoli ed elementi contenitivi. Questi arricchiscono dal punto di vista estetico la cucina dando una forte connotazione stilistica.
In Diesel Social Kitchen, il connubio tra moda e design, non è solo estetico è anche tecnologico, sono stati fatti degli studi al riguardo?
Sì, il tutto è stato studiato per far sì che Scavolini potesse avvicinarsi a un mercato diverso. Per Diesel la collaborazione con il mondo del Design non è avvenuta solo con noi, ma anche con altri brand: con Foscarini per quanto riguarda l’illuminazione, con Moroso per quanto riguarda l’arredamento, con Seletti per quanto riguarda l’oggettistica, con Iris per le ceramiche e con Berti per i pavimenti in legno. Collaborare con un brand come Diesel apre la possibilità di offrirci a mercati esteri molto interessati al Design e ai trend della moda.
Quindi, Diesel Social Kitchen a che target di età è rivolto?
Si rivolge a una clientela prevalentemente giovane, naturalmente alto spendente, un mercato non ampio in termini di quantità, ma molto importante dal punto di vista della qualità.
Qui potete notare un design molto forte, post industriale. La Diesel Social Kitchen si allontana dal gusto della cucina tradizionale, avvicinandosi a un contesto post industriale molto di moda in questi ultimi anni. Lo stile di Diesel è molto forte e visibile, la modularità e la possibilità di scegliere materiali e finiture dà la possibilità di presentarsi in forma diversa per ambienti dallo stile differente.
Parliamo di Ki Design By Nendo, elegante e minimal. Come è nata questa idea di unire l’italianità di Scavolini, con il mondo orientale di Nendo?
La cucina Ki Design by Nendo è stata presentata come prototipo due anni fa, ora è pronta e sarà in commercio tra qualche mese. Il concept ruota attorno all’idea di “far scomparire” l’ambiente in due oggetti per creare spazio e offrire un’assoluta libertà progettuale: un contenitore, un oggetto unico dalla connotazione decisa, sintesi di un codice espressivo che può essere ripetuto all’infinito e una mensola in legno dalla pura essenzialità (Ki, in giapponese significa appunto contenitore e legno). Ki è una proposta per gli ambienti cucina e bagno, perfetta interprete della strategia internazionale che caratterizza oggi l’Azienda.
Che dire Scavolini non delude mai, si conferma come un’azienda al passo con i tempi in grado di dettare le tendenze!
© Scavolini