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Design e Tecnologia per i nostri spazi

Le città cambiano continuamente e gli edifici si trasformano, assecondando l’evoluzione dell’uomo e dei suoi bisogni. Anche questa emergenza sanitaria può essere un evento extra-ordinario da trasformare in una opportunità: è l’occasione di cambiare in meglio i nostri stili di vita, di lavorare sui nostri spazi quotidiani e reinterpretarli in chiave sempre più sostenibile, più “salutare” e di minor impatto per l’ambiente.

Gli spazi fisici in cui ci muoviamo sono da sempre espressione del nostro essere. Abitudini, esigenze e stili di vita di miliardi di persone sono radicalmente cambiati in un arco temporale di poche settimane e con esse anche tutti i loro spazi, domestici, lavorativi e di scambio sociale.

Le nostre città, le nostre case, gli uffici, le piazze, i luoghi di aggregazione, non saranno più le stesse e qui sta la vera sfida: sfruttare tale cambiamento per incidere positivamente sulla qualità della vita delle persone e sullo stato di salute dell’ambiente.
Case e uffici dovranno essere progettati e ripensati per garantire comfort e benessere e riorganizzati al meglio perché al loro interno si svolgano contemporaneamente più funzioni, in sicurezza. Serviranno tecnologie leggere, architetture e arredi modulabili e flessibili per consentire di destinare lo stesso spazio a funzioni completamente differenti e anche in simultanea.

Piccole e grandi rivoluzioni progettuali renderanno gli ambienti interni di lavoro più igienici e sicuri. A partire dalle porte d’accesso degli edifici, che potrebbero aprirsi automaticamente, evitando il contatto con le maniglie.
Spazi aperti e ben areati, scrivanie ben distanziate e arredi il più possibile modulabili e separabili. In più sarà fondamentale l’uso di pareti ripiegabili e divisori autoportanti, trasparenti e leggeri, facili da montare e/o trasportare, adattabili ad ogni ambiente lavorativo ma anche facili da pulire e igienizzare, per garantire il massimo della sicurezza nella ripresa dello svolgimento delle attività lavorative di uffici, bar, ristoranti, reception, studi medici e ospedali.

Tra le priorità del nuovo modo di progettare fondamentale sarà la scelta dei materiali che ci circondano, privilegiando quelli più sostenibili per l’ambiente e inospitali per virus e batteri, come l’acciaio inossidabile, materiale ad elevata resistenza alla corrosione e spiccate qualità igieniche, grazie alla sua tendenza a non interagire con l’ambiente in cui è inserito.

Attenzione sempre maggiore al benessere e alla salute, ambienti sempre più igienici e sani, dove respirare aria pulita e dove le allergie sono ridotte, anche grazie a nuove e tecnologicamente avanzate soluzioni per le ceramiche, trattate in modo da renderle in grado di interfacciarsi autonomamente con l’ambiente circostante e generare una serie di reazioni chimico-biologico che abbattano le cariche batteriche, gli agenti inquinanti, le tracce di sporco e impurità, contribuendo in modo sensibile all’innalzamento della qualità degli spazi (interni ed esterni) in cui sono inserite.

Non soltanto il design. La tecnologia ci verrà in aiuto, dialogando efficacemente con le nuove regole della sicurezza e del distanziamento. Le safecity sono ormai dietro l’angolo.
Tra le maggiori rivoluzioni tecnologiche che ci aiuteranno a realizzare una soluzione per l’abitare intelligente, la domotica con sempre nuovi prodotti finalizzati al comfort domestico, alla sicurezza e all’efficienza energetica. Case e ambienti di lavoro smart, dove anche cancelli e porte diventano ‘intelligenti’, in grado di dialogare fra loro e con l’utente semplicemente utilizzando lo smartphone, svolgendo operazioni complesse con il minimo intervento da parte dell’utilizzatore.

Punteremo sempre più sugli spazi esterni intermedi. Cortili, corti, logge, giardini, balconi e terrazze assumeranno nuove funzioni: potranno diventare nuovi luoghi di aggregazione e socializzazione, di sport e movimento fisico, e addirittura accogliere forme innovative di lavoro e spettacolo.

Una trasformazione in chiave ecologica e eco-sostenibile degli spazi semi-privati, luoghi di passaggio spesso poco utilizzato potranno diventare in piccoli orti urbani, superfici per la raccolta dell’acqua o per l’auto produzione di energia pulita, veri e propri polmoni verdi per contrastare CO2 e polveri sottili.

Più spazi all’aperto anche per la convivialità. Mangiare, bere, prendere un caffè, andare al ristorante o al cinema, ma anche shopping e benessere: sono tutte attività che sono state sospese per molte settimane, interazioni umane in genere, di cui non possiamo però fare a meno. Ecco quindi l’importanza di ripensare lo spazio esterno pubblico, per conciliare le esigenze di distanziamento sociale con la routine dei centri urbani, a vantaggio anche di quei settori più toccati dalla crisi, come i locali pubblici, cinema, teatri e attività di hospitality, cura e benessere della persona.

L’outdoor diventerà parte integrante del nostro modo di vivere, non solo durante la bella stagione, ma anche in situazioni più o meno estreme. Per farlo le aziende, esercizi commerciali e contraact dovranno puntare su soluzioni tecniche evolute e “destagionalizzate”, offrendo un’idea di esterno nuova e attuale, diversa dal concetto di outdoor legato all’estate e alla primavera, strutture dotate di durevolezza e garanzia ottimali, che vadano oltre al periodo standard, che indicativamente va da aprile a ottobre”. Occorrerà investire su prodotti resistenti, realizzati su misura e sicuri in termini fisici, sanitari e ovviamente emozionali.

 

 

 

 Fonte: Fabio Luciani Comunicazione srl

 

 

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