Sebbene i fari siano oggi irreperibili, ma non per questo irriproducibili, nel 2018 l’azienda decide di rendere omaggio a questa speciale creazione con CicloItalia, che accoglie l’eredità progettuale del modello originario.
A distanza di pochi anni, CicloItalia si trasforma ancora per diventare ispirazione per una nuova collezione che prende il nome di CicloItalia Flex. La filosofia è la stessa, il distintivo fanale come ponte tra cultura orientale e sapienza del saper fare italiano continua a essere il tratto peculiare anche nei nuovi modelli da terra, a soffitto e da parete, che, qui, si arricchiscono di flex in ottone e di un nuovo ‘snodo’ alla base del faro. Due elementi che consentono non solo di personalizzare e modellare la lampada nella sua configurazione, ma di orientare la luce in molteplici direzioni ottenendo un’illuminazione ‘flessibile’ che si adatta a
qualsiasi esigenza.
La scelta di utilizzare l’ottone non trattato per tutta la struttura, attribuiva una nota vintage a CicloItalia, celebrandone così il design nostalgico di ispirazione retrò. Nella nuova CicloItalia Flex, invece, la finitura ottone viene sostituita con una versione dei fanali più contemporanea – in bianco o nero e con una forma più allungata – tornando però nei flessibili e nella bordatura delle lenti in vetro.
CicloItalia Flex è disponibile nel modello a soffitto C6, con flex che si sviluppano da una base cilindrica per snodarsi in una ‘danza’ sospesa nell’aria, e nella versione da terra F3, costituita da tre aste in metallo – bianche o nere – riunite in un unico stelo, dal quale si protendono tre flessibili in ottone e gli altrettanti fari in metallo.
Nella versione da parete, invece, la lampada è disponibile nelle varianti CicloItalia Flex W1 e W2. La prima, con base rettangolare installata verticalmente, nasce come lampada bordo letto ed è dotata di un solo flex con fanale snodabile e pulsante on/off, mentre la seconda è provvista di due flessibili e due fanali, su una base rettangolare con installazione orizzontale.
Fonte Ufficio Stampa Cavalleri Comunicazione