Bagni

Fusion di Artelinea: duttilità e capacità contenitiva

Lucido, satinato, cannettato, decorato, metallizzato, a specchio, stampato effetto marmo: il vetro di Artelinea nella nuova collezione Fusion, disegnata dallo Studio Bizzarri, ha una disinvoltura camaleontica.
Straordinaria, infatti, è la varietà di grafiche e cromie che l’azienda toscana presenta per questo mobile contenitore, che permette di arredare qualunque tipo di sala da bagno, dalla più moderna
alla più classica, e di essere abbinato a qualsiasi rivestimento e pavimento.
La purezza dei volumi, il rigore delle forme e la praticità data dal grande spazio contenitivo di Fusion anche nelle sue versioni più ridotte rendono questa collezione perfetta per donare eleganza all’ambiente bagno moderno e si candida a diventare il nuovo mobile di punta nel catalogo Artelinea.
Novità assoluta la composizione che prevede un top con lavabo integrato realizzato in Solid Surface: giocando sulle forme e sulla vasta gamma di colori e materiali, genera un originale “incastro di volumi”.

Artelinea nasce nel 1962 come vetreria e laboratorio artigianale di lavorazione del vetro e del cristallo ed è oggi una realtà primaria internazionale sul mercato nella proposizione di mobili, specchi e lavabi in vetro. L’azienda, con una sede di 12.000mq a Figline e Incisa Valdarno (FI) e circa 70 dipendenti, ha fatto dell’attenzione all’ambiente un emblema: infatti, non solo ha scelto un materiale riciclabile ed ecocompatibile come il vetro, ma ha anche abbracciato il modello di economia produttiva a impatto zero, prevedendo un ricicolo totale delle acque di lavorazione, la raccolta delle acque pluviali e un impianto di pannelli fotovoltaici in grado di produrre l’80% del fabbisogno energetico e di abbattere l’impatto che le lavorazioni hanno sull’ambiente. La produzione firmata Artelinea si rivolge ad un target di
fascia alta che sappia apprezzare una gamma di prodotti Made in Italy studiati nei dettagli e nelle possibilità di personalizzazione.

Fonte: Ufficio Stampa Studio Monika Carbonari

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