Complementi d'arredo

Modernità e innovazione per le collezioni Matrix International

CONTENUTI TRATTATI

Dagli autori del primo ‘900 a quelli del futuro: la modernità, priva di limiti temporali e contaminata da arte e moda, anima le collezioni di Matrix International. In un racconto “aperto” della cultura del progetto industriale. 

Modernità e innovazione sono termini che hanno fondato il vocabolario del design, diventando trasversali attraverso i decenni. E sono la regola e l’obiettivo dell’attività produttiva di Matrix International, l’azienda che ha trasformato tante idee inedite in arredi fruibili da un pubblico attento ai valori e all’unicità del design.

Per Matrix International questo lessico ha avuto – nei 35 anni di attività dell’azienda – delle accezioni proprie che si colgono nelle sezioni del catalogo attuale. 

Codici

Da un lato Codici, cioè gli arredi di valore storico, legati in particolare al periodo del Modernismo. Con i suoi protagonisti: Eero Saarinen, Folke Jansson, Marcel Breuer, Ludwing Mies Van Der Rohe. E un’estetica colta che rimane fedele ai suoi punti – codici, appunto. Una collezione, quella di Matrix International, che è frutto di un processo di dialogo sempre in atto, tra Matrix e gli eredi dei protagonisti del design a partire dagli anni ’20. Matrix si dedica infatti a un lavoro di ricerca negli archivi di pezzi inediti da portare a conoscenza. E in seguito nelle vite e nelle case del proprio pubblico, attraverso la sua produzione. Addirittura oggi, con Arabesk Double – il divanetto a due posti disegnato nel 1955 da Folke Jansson – che è stato rivisto in chiave green grazie a tecniche avanzate di riciclo di materiali plastici per la scocca.

I codici, così come alla loro nascita, sintetizzavano le esigenze del tempo. Oggi diventano protagonisti di un’analoga contaminazione fluida, oltre che con le arti, anche con la moda e le tendenze.

Forme

Il secondo grande capitolo del catalogo Matrix è Forme. Lo stile di vita contemporaneo richiede che anche gli arredi interpretino un’idea di flessibilità. Matrix affida questo input, insieme all’elaborazione di un’estetica di tendenza ma sempre unica, a professionisti già affermati del design e alla generazione dei designer del futuro. Provenienti da Università e Accademie, di cui Matrix International apprezza la freschezza progettuale e lo spirito di sperimentazione.

 È il caso delle sedute Sogno, realizzate su progetto di un gruppo di lavoro del DIDA (Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze). Ma anche del sistema di contenitori Move, progettato dall’architetto e docente Massimo Imparato. O dei tavoli Sinapsi & Intreccio disegnati dall’architetto, accademico e teorico dell’architettura Paolo Portoghesi.

Gli arredi di Matrix International si vestono di tessuti e finiture contemporanee dal forte impatto decorativo per le scelte cromatiche e di disegno. Fino ad arrivare all’istrionica interpretazione di Simone Guidarelli. Designer che ha riscosso tanto successo al Salone del Mobile 2021, con le sedute Arabesk e Arabesk Double di Folke Jansson.

Fonte: Clara Buoncristiani PR Boutique Firm s.r.l.

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