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Intervista a Elena Giavarini: keep it simple

elena giavarini

 

Elena, parlaci un po’ di te: come ti piace raccontarti?
Sono un’emiliana cresciuta a Roma ed in parte adottata dall’Inghilterra. Mi sono formata nell’ambito del marketing e della comunicazione e dell’Interior Decoration e lavoro free-lance a Roma.
Sono un’anima aperta e curiosa ed ho un cuore pieno di sogni ed idee.

Come è nata l’idea di aprire un blog legato all’interior design?
Mi piace dire che +deco nasce come un atto d’indipendenza creativa.
Quando ho deciso di aprire un blog, lavoravo a tempo pieno per una famosa interior designer e ovviamente mi era richiesto di seguire il suo stile e subordinarmi al suo ego. Sentivo l’esigenza di avere un mio spazio e ho deciso di creare una sorta di vetrina online sul mondo, da allestire periodicamente con quello che mi inspira e quello che penso potrebbe inspirare e consigliare le persone interessate alla decorazione.
Il lancio del blog è coinciso con la mia decisione di cominciare un’attività free-lance e con la nascita di mio figlio; soprattutto è coinciso con l’acquisizione della nuova consapevolezza che nella vita bisogna fare con impegno quello che ti fa sentire bene e non preoccuparsi di quello che gli altri pensano tu debba fare.

Quando scegli gli argomenti da inserire nel tuo blog, ti basi maggiormente su trend dettati dal mercato o su ciò che ti affascina personalmente?
Quando ero all’università, il sabato e la domenica, per pagarmi i miei lunghi viaggi zaino in spalla, lavoravo in un negozio di borse. Quando arrivavano delle belle borse nuove mi veniva voglia di comprarle ma a forza di averle davanti agli occhi tutti i giorni, per tutte quelle ore, mi venivano presto a noia. Non ho mai comprato una borsa nel negozio in cui ho lavorato.
E’ un po’ la stessa cosa per quanto riguarda i trend nell’arredamento d’interni.
Mi entusiasmo velocemente per quello che capisco andrà di moda ma so anche che i micro trend stancano subito quindi cerco di consigliare sempre un look che abbia sostanza, che duri nel tempo e che possa inglobare alcuni accessori moda.

Quali sono gli stili che più ti attraggono ed i colori che prediligi per personalizzare un ambiente?
Mi piace mescolare gli stili, mi piace avere un pezzo di design vicino ad un pezzo che racconta una storia.
Non mi piacciono le case troppo serie, penso che un po’ d’ironia sia un must nell’arredamento e non solo.
Bisogna trovare un giusto compromesso fra qualità, moda e storia.
Sono un’amante dei colori ma anche della luce quindi tendo sempre a scegliere colori chiari per le pareti, tranne che in ambienti di passaggio (corridoi e ingressi) dove oso. Sono un’amante del rosa pallido tendente al cipria perché sta bene con tutto e rende gli ambienti più sexy ma non sempre riesco a convincere i clienti ad usare un colore che viene considerato, ingiustamente, troppo romantico.
Non uso quasi mai il lilla e l’arancione perché non mi piacciono ma questa è una questione di gusti personali e di come il colore influenza diversamente l’umore di ognuno di noi.

Qual è l’ambiente della casa che ami di più personalizzare?
L’ambiente della casa che amo personalizzare di più è la zona giorno ed il bagno, sono le aree dove generalmente i padroni di casa e i loro ospiti passano più tempo.

Quali sono secondo te gli accessori che, in una casa, non possono mai mancare?
Le luci da tavolo o da terra.
A dire il vero io le considero elementi primari in un arredo ma tantissime persone ritengono che siano accessori non necessari quando le stanze sono illuminate dal soffitto.
Le lampade basse creano una luce soffusa più calda e non possono mancare.

Che approccio hai con i clienti, quando ti chiedono di ristrutturare casa?
Li ascolto e cerco di capire cosa gli piace e di cosa hanno bisogno. L’approccio “io sono l’interior designer e faccio quello che mi pare” non fa per me.
La casa deve essere personale, ad personam. Un lavoro viene bene quando si trova una sintonia reciproca con il cliente basata sulla fiducia.

Che consiglio puoi dare ai nostri lettori, che magari cercano idee per rinnovare la casa?
Consiglio sempre, per usare un gioco di parole, di guardarsi dentro: guardare e migliorare quello che si ha prima di uscire a comprare cose nuove.
Uno dei problemi fondamentali quando vado a vedere delle case per consulenze è l’eccessiva quantità di oggetti inutili o mobili. Keep it simple, comincia a buttare il soprammobile che ti hanno regalato 10 anni fa, metti a posto la libreria, butta qualche vestito vecchio e togli la cassettiera troppo ingombrante in camera da letto. 
Dopo di che, guardati in giro e usa il pensiero laterale. Quel lampadario forse sta meglio all’ingresso, due nuovi cuscini danno un altro look al divano, quella balaustra avrebbe tutto un altro aspetto se dipinta di bianco ad esempio. Dopo che hai fatto tutto questo senza scuse, puoi pensare ad introdurre degli elementi nuovi.
Inoltre, non abbiate paura a chiamare un professionista esperto in arredamento.
Io, come altri, offro consulenze accessibili per aiutarvi a cambiare l’aspetto della casa senza dover necessariamente incorrere in grosse ristrutturazioni.

Ringraziamo Elena per la sua disponibilità, se volete scoprire qualche cosa in più sul suo lavoro, la trovate su +deco. Decorate Your Life. Speriamo di incontrarla di nuovo, per confrontarci sulle novità e sull’evoluzione del design e dell’arredo.

Foto: © Elena Giavarini

Amo tutto ciò che è legato allo stile, all’estetica e al buon gusto per l'arredamento. Queste passioni le ho affinate  durante il percorso universitario di Storia dell’Arte, ma credo di essermi perdutamente “innamorata” quando ho visto per la prima volta Casa Kaufmann di Frank Lloyd Wright o lo stile essenziale e funzionale di Alvar Aalto; vorrei potermi sedere almeno una volta nella vita sulla “Poltrona 41”! Da qui il passaggio all’Interior Design è stato quasi naturale! Ho iniziato a frequentare fiere, a girovagare sul web  per trovare “chicche di arredo” e rimanere sempre aggiornata sulle ultime tendenze e su soluzioni pratiche e di stile.

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