LE ECCELLENZE DEL DESIGN DEL NORDEST INSIEME PER UN DOCUFILM
Il progetto racconta l’avventura di una famiglia alle prese con una ristrutturazione e con l’originale approccio “Interior-D” che affianca degli psicologi agli architetti per una progettazione davvero condivisa a 360 gradi con il committente (e tutta la sua famiglia). Coinvolte anche una decina di aziende leader del Distretto del Mobile che condividono la visione dell’abitare come “ben-essere”.
La casa come spazio intimo all’interno del quale ogni componente della famiglia deve stare bene, trovare la sua dimensione e vedersi riconosciuto. E’ a partire da questa visione che un pool di aziende del Distretto del Mobile che si estende tra Padova, Bassano, Treviso, Conegliano, Venezia, Portogruaro e Udine, hanno deciso di aderire all’iniziativa di una giovane architetto trevigiana, Carla Palù, titolare dello studio di architettura Cu Design, con il suo team tutto al femminile, e in collaborazione con un altro team al femminile, quello di Margherita Benintendi, titolare di Sunflower, una design build company che realizza progetti chiavi in mano, personalizzati in ogni dettaglio assieme al committente.
Il progetto “INTERIOR_DOC”, attualmente in fase di produzione (sarà concluso per settembre) è la realizzazione di un docu-film che esplori i diversi aspetti emotivi, relazionali, pratici di una famiglia (e la famiglia protagonista in questo caso è proprio quella dell’architetto Carla Palù) alle prese con la ristrutturazione della sua casa. Dalle preoccupazioni e le diverse esigenze familiari, che riguardano anche i due figli piccoli della coppia-committente del progetto, al ruolo di architetti e psicologi che insieme affiancano la famiglia in questo delicato momento della loro vita, fino all’incontro con alcune aziende produttrici del territorio, tutte leader nel loro comparto e tutte legate dalla comune visione dell’abitare che va oltre alla funzionalità delle componenti d’arredo.
Focus della narrazione è quel quid che fa del design italiano il punto di riferimento per tutto il settore internazionale, quella visione che precede la realizzazione dei prodotti e che emerge dal background di aziende che hanno una storia radicata e stratificata, con un mercato internazionale. La dimensione di famiglia che cambia, la consapevolezza di nuove necessità legate ad una società in evoluzione ed a nuovo concetto di casa e di spazi liquidi che si trasformano all’interno ed all’esterno. Indoor e Outdoor come aspetti dell’abitare che si intersecano e si sviluppano intorno al concetto di casa. Una visione profondamente segnata anche dall’esperienza della pandemia che sta facendo ripensare gli spazi domestici.
Una progettazione secondo la quale la persona è al centro di qualsiasi scelta e decisione. Ogni componente della famiglia, con i suoi bisogni e le sue specificità, merita l’adeguato riconoscimento all’interno del progetto.
“Svestirmi del mio ruolo di architetto – dichiara Carla Palù – credo sia stata la decisione più difficile da prendere, perché sono abituata a vedere le case da un punto di vista professionale. In questi anni con l’approccio INTERIOR-D ho conosciuto molte famiglie e ho potuto vedere e toccare con mano i risultati di questo tipo di progettazione. Farsi casa è un’opportunità e volevo che fosse anche per me e la mia famiglia un’opportunità di trasformare uno spazio in un luogo di vita, dove sentirsi protetti, al sicuro e sentirsi bene… sentirsi a casa”.
“L’esperienza che ho maturato in questi ultimi vent’anni nell’accompagnare le persone a costruire la casa dei loro sogni – aggiunge Margherita Benintendi – mi ha fatto capire che è un percorso non semplice per chiunque di noi: vengono messe a nudo le dinamiche nei rapporti, la vera natura della persona con i suoi pregi e difetti, le reali esigenze di chi andrà ad abitare quel luogo. In questo progetto il nostro contributo è quello di supportare con uno spirito di servizio questo approccio che permette di prendere scelte condivise e più consapevoli, perché la vera soddisfazione per noi è quella di aver partecipato alla realizzazione di un luogo dove le persone possono sentirsi bene ed essere felici perché i loro desideri sono stati ascoltati. Per me farsi casa è una straordinaria opportunità di conoscere se stessi, fare case una straordinaria opportunità di conoscere gli altri”.
Fonte: Ufficio Stampa Marcantonio