Ironstone è la nuova collezione che reinterpreta in gres le grafiche cangianti tipiche dei metalli e risponde alla tendenza sempre più diffusa nell’interior design di utilizzare per pavimenti e rivestimenti materiali con un carattere distintivo.
È infatti sempre più diffuso l’utilizzo dei metalli per rivestimenti o pavimentazioni e Ironstone si pone l’obiettivo di sod- disfare questa nuova esigenza proponendo in gres nuove superfici satinate, capaci di ricreare un interessante effetto metallico.
La collezione si presenta nei colori argento e ghisa, più scuro, specificandosi in un’unica superficie naturale nei formati rettificati 75×150 cm, 75×75 cm, 60×60 cm, 30×60 cm.
2 mosaici e 2 decori completano la collezione:
- il mosaico 30×30 cm con tessere 5×5 cm, realizzato sia nel color ghisa che argento;
- il mosaico floreale 37,5×37,5 cm, composto da due moduli – A e B – realizzati con tessere 4,6 cm in entrambe le colorazioni. Questi due moduli creano una composizione floreale e seguono un preciso schema di posa che può essere ripetuto all’infinito. Il mosaico si caratterizza per grafiche sofisticate e per la forte connotazione decorativa ed è pensato prevalentemente per l’utilizzo a parete, sebbene l’impiego a pavimento sia possibile in spazi in cui non siano richieste particolari esigenze di anti-scivolosità;
- due decori realizzati a laser – Retrò e Tribale – nelle due varianti colore in formato 75×75 cm. Il primo ricorda un antico broccato, reso più attuale dalla superficie cangiante su cui è stato inciso il motivo; il secondo presenta tratti più netti e decisi con una connotazione tipica dei tatuaggi tribali. Queste decorazioni possono essere usate sia per rivestire pareti che pavimenti e data la lavorazione speciale sono prodotte “on demand”.
Il caratteristico effetto metallo della collezione Ironstone la rende ideale sia per contesti residenziali che commer- ciali leggeri; le decorazioni sono particolarmente indicate anche per delineare spazi specifici all’interno dell’ambiente come reception o zone accoglienza di alberghi.
Fonte Ufficio Stampa Studio Monika Carbonari