Il Salone del Mobile. Milano

ANTEPRIMA MOLTENI&C – SALONE DEL MOBILE 2017 MILANO

Dal 2017 per 10 anni, con un contratto di licenza esclusiva dei diritti in tutto il mondo, Molteni&C sarà l’unica azienda a produrre e rieditare i mobili disegnati da Gio Ponti (librerie, cassettoni e comò, consolles, scrivanie e mobili singoli, divani, poltrone e poltroncine, sedie, tavoli e tavolini, letti e comodini, pareti attrezzate), nella sua lunga carriera che dagli anni ‘20 del XX secolo arriva fino alla fine degli anni ‘70. Nuovi prodotti, nuove storie da raccontare, valorizzazione dell’archivio Ponti e nuove ricerche per mettere in luce opere ancora sconosciute o dimenticate. Molteni&C – D.156.3 design Gio Ponti Disegnata da Gio Ponti per Altamira, società americana fondata da un nipote dello spagnolo De Cuevas, viene esposta nello showroom dell’azienda a New York, insieme a mobili di Ico Parisi, Franco Albini, Carlo De Carli, Ignazio Gardella e altri, scelti fra i più rappresentativi della X Triennale di Milano. Nel catalogo di presentazione si legge: “Si pensava che l’architettura dovesse essere solo funzionale, lasciando poco margine alla decorazione. Ma il genio italiano non poteva non creare un’architettura con un volto più umano che noi chiamiamo il tocco latino”. La poltrona D.156.3, che Molteni&C riedita in esclusiva, ha una struttura in massello di acero naturale o laccato nero semilucido. L’assemblaggio e la levigatura sono manuali. La verniciatura è con coloranti all’anilina applicati mediante stracciatura. Il particolare schienale ergonomico invece è costituito da cinghie elastiche incrociate, che supportano il morbido cuscino trapuntato e profilato. Disponibile in tre tessuti e in tre pelli della collezione Molteni&C, compreso il nabuk (nella foto nella variante ruggine). Personalizzazione a richiesta.

*In riferimento al Comunicato Stampa diffuso in data 17 febbraio 2017, Molteni&C precisa che il rapporto di esclusiva mondiale, ivi citato, si riferisce chiaramente a quelle opere di Gio Ponti di cui la stessa ha acquisito dagli Eredi i diritti per la riproduzione e la commercializzazione e non si estende, ovviamente, a quanto già legittimamente prodotto da altre aziende.

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