La pietra sinterizzata si conferma il materiale di elezione in cucina.
Un aspetto etereo, in armonia con materiali naturali: questo l’obiettivo del progetto della cucina di Namoozen House a Seoul. L’architetto Oh Ki Hwan ha disegnato uno spazio razionale dove il largo impiego del bianco, a pavimento e per il blocco cucina, assume connotazioni profonde legate all’equilibrio e alla purezza, tipiche della tradizione decorativa coreana. L’ambiente minimale accoglie con facilità sperimentazioni materiche, come la boiserie in legno del sistema a parete o il rivestimento dell’isola centrale e della nicchia, in pietra sinterizzata Lapitec.
Le lastre scelte sono in Bianco Assoluto, nello spessore 12mm e finitura Dune, che crea un caratteristico gioco di luci e ombre sul top grazie alla sua texture superficiale, irregolare. Anche il lavandino è in Lapitec e fa parte della serie Orion (con due varianti dimensionali e possibilità di personalizzazione di bordi e finiture), con il risultato di una grande coerenza estetica e stilistica.
Lapitec è ideale per l’applicazione in cucina, poiché fluidorepellente, anti-macchia, igienico e facile da pulire. 100% naturale, senza additivi chimici e soprattutto privo di pori sulla superficie, risulta inoltre ostile alla proliferazione di germi, e dunque perfetto per il contatto con il cibo. Il materiale, infine, è resistente agli sbalzi termici e consente l’installazione sottotop di sistemi di raffrescamento, per mantenere le bottiglie a temperatura, o riscaldamento, per mantenere al contrario a temperatura le pietanze.
Cos’è il Lapitec
Lapitec è realizzato con una miscela di minerali naturali, prima fusi a 1.580°C e poi sottoposti a una tecnologia brevettata di vibro-compressione sottovuoto. È disponibile in lastre di grandi dimensioni e combina le migliori qualità e i vantaggi di ceramica, grès porcellanato, quarzo, marmo e granito. Lapitec è un materiale “a tutta massa”: esterno e interno sono identici, senza smalto e stampa digitale sulla superficie. Una caratteristica che gli consente di essere lavorato in tutto il suo spessore, con costanza di aspetto e performance. È inoltre facilmente lavorabile e trova impiego nei settori dell’architettura, dell’interior e del product design. Privo di porosità, è resistente al calore e al gelo, ai raggi UV e ai graffi. Non assorbe e impedisce l’annidarsi di sporco, muffe e batteri. Il Lapitec è inoltre incorruttibile nel tempo e non viene aggredito dagli agenti atmosferici e domestici. Dopo la pulizia non evidenzia alcun degrado, mantenendo l’aspetto originale.
Sull’azienda
Lapitec nasce in Veneto nel 1989 dall’idea imprenditoriale del Cav. Marcello Toncelli, dopo oltre vent’anni di ricerca scientifica, test e certificazioni, ed è oggi presente in oltre 70 paesi nel mondo con un materiale 100% Made in Italy, bello ed esclusivo oltre che dalla vocazione sostenibile, sia nelle materie prime impiegate sia nelle differenti fasi del processo produttivo.
La partnership tecnologica con la capogruppo Breton, azienda leader mondiale nella produzione di impianti per la lavorazione dei materiali lapidei e degli agglomerati naturali, ne garantisce la sicurezza della filiera produttiva, dando vita a un prodotto dalle qualità performanti uniche.
La partnership tecnologica con la capogruppo Breton, azienda leader mondiale nella produzione di impianti per la lavorazione dei materiali lapidei e degli agglomerati naturali, ne garantisce la sicurezza della filiera produttiva, dando vita a un prodotto dalle qualità performanti uniche.
Fonte: Ufficio stampa – DesignFever