Con Never Stop Looking Beyond, LAGO rende omaggio all’Italia e a uno dei più grandi geni di tutti i tempi con una mostra diffusa che comprende lo spazio espositivo al Salone Internazionale del Mobile dedicato all’Ultima Cena e un palinsesto di eventi che vedono come protagonista la figura di Leonardo Milano, 17 aprile 2018.
Dopo Never Stop Designing Spaces – viaggio emozionale nei luoghi del vivere italiano – e Never Stop Living Kindness – una ricerca sulla gentilezza – per il terzo anno LAGO, innovativo brand di design italiano che produce arredi per tutte le aree della casa, sceglie di indagare attraverso il design un nuovo tema rilevante per la società contemporanea. Never Stop, dichiarazione di intenti che esprime l’attitudine dell’azienda a considerare il design uno strumento di trasformazione sociale per produrre valore e cultura, viene declinato quest’anno in Never Stop Looking Beyond. Il claim è un’esortazione a celebrare il patrimonio culturale di cui siamo portatori e a innovare guardando oltre, investendo nel futuro sulla lezione dei grandi del passato.
Dall’osservazione alla capacità di innovare: Never Stop Looking Beyond è un invito a guardare oltre, scavalcando le apparenze e indagando sulla natura profonda per scoprire verità e bellezze nascoste, come faceva Leonardo da Vinci che, con il suo talento poliedrico, aveva fatto dell’osservazione e della curiosità i suoi strumenti più potenti ed efficaci.
L’idea del concept nasce da una visita all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, nel convento di Santa Maria delle Grazie a Milano: un capolavoro indiscusso che, con la sua enigmaticità e i suoi tratti cromatici, ha ispirato Daniele Lago e il suo team nella creazione di un progetto diffuso che indaga ogni aspetto del guardare oltre, partendo dall’eredità che ci hanno lasciato i grandi innovatori del passato e interrogandosi su cosa possiamo fare noi oggi. Fin dove siamo in grado di spingerci? LAGO, attraverso la lente del design, si lascia guidare dalla capacità visionaria di Leonardo, icona di innovazione e curiosità, e parte da un dettaglio a cui nessuno presta mai attenzione, ovvero le tre finestre nello sfondo dell’Ultima Cena. Questo frammento di dipinto, in cui Leonardo è riuscito addirittura a riprodurre le sfumature dell’aria, cogliendo un particolare della natura dato per scontato, è il punto di partenza della ricerca di LAGO: qui si sofferma lo sguardo per cercare ed esplorare nuovi orizzonti che aiutino a comprendere e progettare il contemporaneo.
«A 25 anni ero con un gruppo di amici in un viaggio pasquale fiorentino, quando abbiamo allungato a Vinci per respirare l’aria di uno dei più grandi inventori, artisti, ingegneri e designer della storia dell’innovazione umana – racconta Daniele Lago, AD & Head of Design di LAGO S.p.A. – Una delle cose che mi ha sempre colpito di Leonardo è la sua capacità e determinazione nel ricercare in tutti gli ambiti che ha esplorato il loro cambio di paradigma.
Emblematica nella sua pittura la volontà di dipingere l’aria e la tensione umana che la rende viva, piuttosto di limitarsi a rappresentare persone e luoghi. Nel corso degli anni ho cercato di imparare questo approccio e di applicarlo alla mia vita personale, per poi allargarlo alla Lago utilizzando il design e cercando di evolvere il suo stesso paradigma. Questa la sfida che ogni giorno cerchiamo di affrontare con tutta la pienezza e vitalità che ora dopo ora cerchiamo di alimentare. E Leonardo, a quasi 500 anni dalla sua morte, rimane una luce fortissima per l’umanità intera: per questo siamo molto felici di rendere possibile a 3000 persone l’incontro con una delle sue opere più incredibili».
L’omaggio all’Italia e al genio di Leonardo prende vita in occasione della settimana internazionale del design e coinvolge quattro location milanesi, tra cui lo stesso Museo del Cenacolo Vinciano. Qui, grazie al supporto di LAGO, che patrocina le aperture serali straordinarie durante la Milano Design Week 2018, l’azienda regala alla community del design la possibilità di incontrare l’opera che da 520 anni emoziona tutto il mondo e rappresenta la grande capacità di Leonardo nel saper guardare oltre.
Tra le location protagoniste anche Appartamento LAGO Milano Brera – da quasi dieci anni centro nevralgico per gli amanti del design durante il Fuorisalone – e Casa LAGO Milano Duomo – uno spazio di 400 metri quadrati ad alto contenuto di design in zona Cordusio -, dove Never Stop Looking Beyond diventa narrazione esperienziale grazie alla mostra “Come si dice pattern in italiano?” che celebra il meglio della visual art italiana e alla project room dedicata a Bruno Munari, figura leonardesca tra le più importanti del Novecento italiano. Declinata secondo i suoi mood cromatici, l’Ultima Cena di Leonardo prende vita anche nello spazio espositivo LAGO al Salone del Mobile e viene tradotta in progetto di interior grazie a una palette di 14 colori, ripresi dall’opera, che vestono le stanze e la nuova ampia collezione di arredi LAGO frutto di uno slancio innovativo che regala pezzi unici come il nuovo tavolo bold.
Fonte: Ufficio Stampa Italia LAGO S.p.A. Spin-To – Comunicare per innovare