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L’ arredamento di una casa dipende anche e soprattutto dalle sue dimensioni. I tagli oggi più ricercati sembrano essere quelli piccoli, dal monolocale al bilocale. Si conservano però ancora delle case ampie, che spesso sono le più difficili da arredare. Avere una casa grande è infatti il sogno di tantissime persone: ma più spazio significa anche più impegno nella pulizia e nell’ordine, nonché nell’arredamento.
Arredare una casa da 70 mq è una vera e propria sfida. Infatti, si tratta di una dimensione notevole ma non eccessivamente grande. Sicuramente un appartamento da 70mq è la sistemazione ideale per una famiglia con figli. La metratura abbondante consente infatti una divisione degli spazi intelligente e funzionale, andando a creare ambienti intimi e di condivisione senza rinunciare a niente. Quando si ha a che fare con abitazioni grandi, il primo ostacolo è rappresentato dalla partenza per l’arredamento: non si sa mai da cosa e da dove cominciare. Ecco allora tre consigli che possono aiutare a fare chiarezza e prendere il via.
Arredare un appartamento da 70mq: attenzione a non esagerare
Il rischio principale quando si tratta di arredare una casa che presenta tanto spazio è quello di voler esagerare e riempire ogni spazio. È vero che lo spazio a disposizione è notevole ma inserire troppi elementi, soprattutto a livello di complementi d’arredo e decorazioni, è controproducente. Lo spazio sembrerà più stretto e le pareti sembreranno opprimere le stanze.
Il consiglio è quello di mantenere uno stile minimale, seguendo una linea essenziale. Lo stile minimal è oggi forse lo stile più in voga, anche perché ben si adatta alle altre due tendenze di arredamento dominanti: lo stile scandinavo e quello industriale. Una combinazione tra due di queste tre correnti rappresenta il connubio ideale per l’arredamento di una casa da 70mq. Per esempio, si potrebbe optare per le finiture in legno bianco e le grandi vetrate tipiche dell’Europa del Nord che ben si abbinano con il rigore del minimalismo.
Camere per una casa da 70mq: la divisione degli spazi
Individuato lo stile che si vuole seguire e mantenere, la prima cosa da fare è capire come dividere gli spazi. 70 metri quadri sono la dimensione ideale per un trilocale: tre camere più i servizi. Queste si dividono solitamente in due camere da letto e una zona living che comprenda cucina e salotto. Le opzioni sono ovviamente molteplici: si può optare per un soggiorno con cucina a vista, oppure una cucina con isola che divida idealmente gli spazi.
Allo stesso modo anche la divisione delle camere dipende dalle necessità. Molti preferiscono avere due bagni, magari uno senza box doccia da utilizzare come mero ambiente di servizio. Oppure si può pensare ad una divisione ancora diversa andando a creare ben tre camere da letto. Questa opzione è necessaria quando si hanno due figli che, crescendo, necessiteranno di una loro stanza personale. Chiaramente lo spazio a disposizione sarà più limitato, perché la trasformazione di un trilocale in un quadrilocale comporterà necessariamente la riduzione degli spazi.
Casa da 70 metri quadri: equilibrio e continuità
Come detto, 70mq sono la metratura ideale per un trilocale. L’importante sarà dare coerenza allo stile di arredamento di queste tre stanze. Certo, ci saranno le inevitabili differenze dettate dall’utilizzo e dalle persone che abiteranno le camere, ma ci deve essere un filo conduttore che permetta di riconoscere la casa come un insieme unico.
Bisogna evitare dunque cambi di colore per le pareti della zona living, mentre si può osare con tonalità diverse nelle camere da letto. Un altro elemento importante per dare continuità e coerenza sono le finiture di mobili e finestre. Soprattutto queste ultime rappresentano una linea di collegamento importante, specialmente se la casa è dotata di balconcino o loggetta esterna. In ultima battuta arriva l’illuminazione artificiale che deve costituire un vero e proprio percorso luminoso tra i vari ambienti. Per fungere da trait d’union tra zona giorno e zona notte rispettando la divisione delle camere, è meglio evitare di alternare punti luce a muro con lampadari a sospensione. Meglio optare per un’illuminazione led regolabile e diffusa, in modo da venire incontro alle diverse esigenze logistiche e funzionali.